1. |
Mantra
03:37
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Non ho niente da perdere
Da solo con i miei guai
Sogno il deserto e l’acqua
In cui sciogliermi
Il mantra della fenice,
“continua a risorgere!”
Disteso su un letto di ricordi e cenere
Questa tempesta l’hai già vissuta
Giuro anche questa passerà
Be’ pensi di fottermi,
Quando vieni da me di notte?
Sembri uno spettro ti insinui
Dentro di me
Mi guardo alle spalle
Un secondo e divento sale
In fondo è un gesto umano inevitabile
Questa tempesta l’hai già vissuta
Giuro anche questa passerà
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2. |
Tristi Tropici
03:19
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Mi porto appresso i ricordi di ieri
Vorrei fossero più leggeri
Latitudini lontane che non mi appartengono più
Le note risuonano canti lontani
Paradisi perduti, sconfitte trovate
Tu balla o questa noia ci distruggerà
Tanto in lotta col tempo lo sai chi vincerà
La cosa bella è che non dormo in alto mare
Ma la nausea ce l’ho
Ho cercato su Google la mia posizione
Ma su cosa…
Mi sento rottame
La pelle che cade
Sto sempre seduto
Sempre a cazzeggiare
Su un’isola come Robinson Crusoe
Sognando il mare su cui me ne andrò
Me ne andrò ai tropici
Con Henry Miller ed Elliott Smith
A lamentarmi tutto il giorno del sole
E delle ore che non passano mai
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3. |
Bartleby
03:21
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Ho perso le illusioni
Fra le pagine di un libro
Scritte da un marxista
Con la barba e la giacca marrone
Ora l’oscurità la vedo in alta definizione
E la mia innocenza te la paghi coi diritti di autore
Siamo stanchi e confusi
Dalle luci a incandescenza
La vita è un sogno si,
quando la perdi nella traduzione
Siamo l’esercito della gentrificazione
La nostra indole gonfia il prezzo del mattone
Come Bartleby, come Slavoj,
A dire il vero preferirei di no
(I would prefer not to)
E ora la mia trascendenza
La devo all’industrializzazione
Perché un antidoto vende meglio della prevenzione
E chi saremmo noi nati nella rivoluzione
Legna da ardere…
Come Bartleby, come Slavoj,
A dire il vero preferirei di no
(I would prefer not to)
ESCITALOPRAM ESCITALOPRAM ESCITALOPRAM
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4. |
Randy
04:01
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5. |
Perdere
04:24
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6. |
Terra Bruciata
03:28
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7. |
Falene
03:00
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Ti manca il coraggio
Per guardare in basso
Rifuggi il tuo sguardo
Sulle lancette dell’orologio
Che non sai leggere
Siamo fermi su un’altalena
Non c’è niente che ci spinga
Due insetti in una ragnatela
Non ti muovere se non il tempo ci raggiungerà
In corsa sulle ore rubate
L'inferno è un treno che ritarda ad arrivare
Quando ci sali non scendi più
Mentre la fuori il mondo scompare
Al buio si illumina un faro
Non ti avvicinare
Le ali che ti hanno dato
Sono il biglietto per una caduta spettacolare
E tu preferisci bruciare
L’inferno è un vento che continua a soffiare
A cui ti abbandoni per salire su
Senza una scusa per cadere giù
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8. |
Sabbia
03:14
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Ce ne stiamo sdraiati sul fondo di una clessidra ferma a metà
Ma la sabbia non la puoi contenere
Prima o poi ci raggiungerà
Rovistiamo fra un mare di fossili
Senza risposta, senza pietà
‘che la sabbia è un gioco fra amanti
Che hanno perduto l’identità
Una volta un saggio mi disse
Che due pezzi rotti non ne fanno metà
E che la sabbia più la stringi, più l’afferri, più ti sfuggirà
Ed ho sprecato l’ultimo sorso per annaffiare un miraggio che non si avvererà
Un luogo sicuro al rifugio da ogni segnale della realtà
E ti ho persa li nel percorso e non ti ritroverò mai
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9. |
Diavoli in America
05:20
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Lei non sa
Lui vive coi suoi diavoli in America
Lui non vuole
Trovarsi tutto solo una domenica
La TV canta sola una canzone tutta isterica
L'irrealtà della noia della strada periferica
Quanto è bello sbagliare in libertà
Gabbie e chiavi
Il veleno che ingoiavi per andare avanti
La Fiat Tempra
Con cui andavi a lavorare alle sei e trenta
E lui in moto
Che scappava dai suoi diavoli in America
L'aeroporto
È un bel posto per trovare una rinascita
Quanto è bello sbagliare in libertà
Ma lei non sa
La vita in fretta
La vernice che si stacca dalla tua finestra
Una sigaretta
Due pesci si rincorrono dentro un acquario
L'orizzonte
Oltre il fumo della ditta di ceramica
La sua sorte
Sulle spalle dei suoi diavoli in America
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Kiwi666 Bologna, Italy
Kiwi666 is a bedroom creature who likes to experiment with 1960s psychedelic pop, the slacker rock/lo-fi aesthetic of the 1990s and whatever falls in between. His natural habitat are flea markets, where he haunts down old music gear and Neil Young records. ... more
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